FASTWEB HEADQUARTER
Lo studio di architettura ACPV, Antonio Citterio e Patricia Viel, firma il nuovo Fastweb Headquarter, edificio protagonista dell’ambizioso progetto Symbiosis, nuovo business district caratterizzato da imponenti buildings e massima eco sostenibilità delle costruzioni. Symbiosis sorge tra Corso Lodi e Via Ripamonti, a due passi dalla Fondazione Prada, incarnando un progetto di rinnovamento rivoluzionario ed imponente per uno spazio di 100,000 mq.
Symbiosis rappresenta un progetto di rinnovamento urbano innovativo ed energeticamente efficiente. Il masterplan reimmagina un frammento di Milano e dà uno spazio pubblico con grande vivibilità e le più alte qualità alla città e ai suoi abitanti. Al di là dei suoi dettagli architettonici, la natura del progetto urbano si esprime negli elementi fluidi, continui e fortemente integrati degli edifici e degli spazi pubblici. Analogamente ad altri edifici nel quartiere degli affari, il progetto di Fastweb rafforza i legami tra lavoro e città, tra il ruolo di una grande azienda e le energie che la sua comunità può infondere nell’ambiente.
Le superfici di Cotto d’Este sono state selezionate per rivestire le facciate esterne del nuovo Headquarter Fastweb, per cui è stata utilizzato Argerot della collezione Kerlite Cluny con spessore 3,5mm. La collezione Cluny declina la superficie intensamente minerale tipica della pietra di Borgogna. Superficie opaca e materica al tatto, Cluny Argerot presenta un leggero effetto di patinatura che la rende morbida e avvolgente.
La collaborazione con lo studio Citterio-Viel – che segue altri prestigiosi progetti tra cui la costruzione dell’aeroporto di Doha nel 2015 – conferma ancora una volta la capacità di Cotto d’Este di fornire soluzioni al servizio dell’architettura, grazie ad un prodotto di qualità superiore, tecnologicamente ed esteticamente avanzato e ad una gamma di formati e spessori che garantiscono l’unicità della scelta.
L’accento posto sull’eco-sostenibilità del progetto Symbiosis permette di evidenziare anche un altro Plus di Kerlite. Grazie al minor impiego di materie prime utilizzate, al minor consumo di acqua ed energia e alle minori emissioni di CO2, infatti, Kerlite rappresenta una soluzione ceramica a basso impatto ambientale.
Photo credits: Leo Torri